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06 luglio '09 - La premessa al G8
Nel bene sociale la ricerca del bene assoluto
Rivoluzione della teoria commutativa di ricchezze e povertà per la pratica distrubutiva

Una grande riforma nella logica fondamentale che governa lo spirito di crescita insito nellumanità. Lenciclica di Benedetto XVI  ribalta la visione commutativa delleconomia politica per la dinamica distributiva. "Il mercato scrive il Papa - è soggetto ai principi della cosiddetta giustizia commutativa, che regola appunto i rapporti del dare e del ricevere tra soggetti paritetici. Ma la dottrina sociale della Chiesa non ha mai smesso di porre in evidenza l'importanza della giustizia distributiva e della giustizia sociale per la stessa economia di mercato, non solo perché inserita nelle maglie di un contesto sociale e politico più vasto, ma anche per la trama delle relazioni in cui si realizza".

La nuova visione vede nelle regole che hanno governato ricerca del profitto come bene assoluto unincomprensione ancor più di una deformazione originaria.

"Il mercato Benedetto XVI - lasciato al solo principio dell'equivalenza di valore dei beni scambiati, non riesce a produrre quella coesione sociale di cui pure ha bisogno per ben funzionare". E in modo più incisivo: "Senza forme interne di solidarietà e di fiducia reciproca il mercato non può pienamente espletare la propria funzione economica. Ed oggi è questa fiducia che è venuta a mancare, e la perdita della fiducia è una perdita grave".

Un errore accettare la povertà come male necessario. "Da ritenersi errata la visione di quanti pensano che l'economia di mercato abbia strutturalmente bisogno di una quota di povertà e di sottosviluppo per poter funzionare al meglio". Ma per questa riforma non bastano rettifiche superficiali. "Non si tratta solo - spiega il Pontefice citando la 'Popolorum Progressio' di Paolo VI - di correggere delle disfunzioni mediante l'assistenza. E interesse del mercato promuovere emancipazione, ma per farlo veramente non può contare solo su se stesso, perché non è in grado di produrre da sé ciò che va oltre le sue possibilità. Esso deve attingere energie morali da altri soggetti, che sono capaci di generarle".

Il Papa invoca: "fare spazio al principio di gratuità come espressione di fraternità". Il genere umano come unità fondamentale si basa sulla "con-vocazione della parola di Dio-Amore". E Dio solo ne può esser quindi fondamento.

Investire sull' uomo, il messaggio di Benedetto XVI. Il Papa afferma il diritto dei poveri alla figliolanza perché la crescita accresce unaltra crescita, più profonda, di cui devono farsi carico i principi scientifici della crescita della ricchezza dei popoli. I Paesi in crescita sono quelli che hanno continuato a fare figli. Ma Benedetto XVI parla di apertura alla vita in modo responsabile. La sessualità deve essere un espressione responsabile, l' educazione sessuale non deve essere ridotta a un fatto tecnico.

Quindi l' economia non può far a meno dell' etica fondata sull' uomo.