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26 novembre '20 - Semiotica
Bergoglio in streaming
La Chiesa non è un Parlamento. La Chiesa non si compone di maggioranze e minoranze. IL messaggio non deriva da una mediazione tra parti, bensì dall’ispirazione che deriva dai Vangeli


È il messaggio che Papa Francesco rivolge al mondo, avendo ben presente i movimenti sinodiali che in tutte le parti del mondo si stanno muovendo per ottenere riforme o per fermarne altre. L’ha espresso ieri, con parole chiare, nell'udienza generale, in diretta streaming dalla Sala della Biblioteca. Si è riferito anche al suo predecessore, Papa Ratzinger: “la Chiesa non cresce per proselitismo, cresce per attrazione. E se manca lo Spirito Santo, che è quello che attrae a Gesù, non c'è la Chiesa lì. C'è un bel club, di amici, bene, con buone intenzioni, ma non c'è la Chiesa, non c'è sinodalità". In altri termini: ‘La Chiesa non è un partito, non cambia a maggioranza’. E ancora: "Alle volte sento una grande tristezza quando vedo qualche comunità che, con buona volontà, ma sbaglia la strada, perché pensa di fare la Chiesa in raduni come se fosse un partito politico: 'ma la maggioranza, la minoranza, cosa pensa su questo, sull'altro, sull'altro... E questo è come un Sinodo, una strada sinodale che noi dobbiamo fare'. Io mi domando: ma dov'è lo Spirito Santo lì? Dov'è la preghiera? Dov'è l'amore comunitario? Dov'è l'eucaristia?". Questo di Bergoglio appare un caposaldo di Santa Madre Chiesa e di una questione di cui si parlerà molto tra poco. Mentre il parlamentarismo è in crisi in tutte le democrazie occidentali sta iniziando a fare breccia in Vaticano che, in verità, è sempre stato un riferimento di esercizio di equilibri tra vocazioni divergenti. Ma in verità questa netta chiusura al gioco di maggioranze e minoranze potrebbe segnare quella stessa crisi della democrazia a cui si sta assistendo in ogni dove. Abbiamo noi il coraggio di aprire questo dilemma?