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23 ottobre '23 - Estetica
Un saluto a un campione vero
Lo avevamo già cancellato dai monitor ... Un grande che ha tenuto sempre un profilo basso


MITICO. LEGGENDARIO. Più di George Best, secondo me. Rappresentava un mito raro del genio e della regolatezza. Quello che la gente ama di meno. Si preferisce invece scovare autentica follia nella genialità,  quasi a giustificarsi di non averne. E così nell'immaginario proliferano i George Best. Ma il best era lui.

Ricordo poco perché in quegli anni le immagini televisive dall'estero erano scarse. Però ho ancora in mente una scena dove lui (bianco e nero d'obbligo) dribblava gli avversari senza mai guardare palla e nel frattempo invitava i suoi a smarcarsi. Capii che il calcio come la vita è la Storia è fatta dai Bobby Chaltron che non hanno la ribalta, non conoscono la luce dei riflettori, non hanno molti fans, ma sono loro che determinano l'andamento del gioco.

Bobby Chaltron fu determinante per quel mondiale, pur contestatissimo all'Inghilterra. Ma a ben guardare oggi forse quella palla era effettivamente entrata dopo la traversa e Chaltron coi suoi compagni se lo meritavano tutto il mondiale.

Gli appassionati pallonari come noi, piuchessessantenni, lo ricorderanno come in esempio buono da guardare come i ricordi cari,ma che raramente esce fuori nelle discussioni sui grandi.

È perché Bobby Chaltron fa parte di una categoria ancora superiore. Quella dei veri.

Gli sia lieve la terra.