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Superman
un eroe a riposo


Sembrava che Superman non aspettasse altro per dire la sua. Chiesta e ottenuta l’intervista. Accompagnato in volo direttamente a casa sua nella "Fortezza della Solitudine" in mezzo ai ghiacciai dell'Artico. Dapprima un freddo da non farcela poi tutte le funzioni tornano normali e nell’arredamento assai spartano sorseggiamo una tazza di tè come due vecchi lord.
Superman, con questo nome non crede di esser stato equivocato per tanto tempo?
“Superman è il nome che mi avete dato voi per tradurre la mia diversità in qualcosa di umano e parametrarla all’umano senza del quale voi non riuscite ad orientarvi. Sono una persona con qualità a voi ancora sconosciute.”
Per quale squadra di basket tifa?
“C’è da chiederlo? Per i New York Knicks! Wow!”
Nel baseball?
“Per i New York Yankees!”
Nel football?
“Non seguo il football.”
Chi ha votato alle ultime elezioni?
“Barack Obama.”
(Questo solo per scaldare l’atmosfera). Si è detto che lei era l’incarnazione del superomismo, quindi i comunisti l’hanno subito contrastata!
“Non ho mai combattuto contro i comunisti. Fin quando mi contrastano verbalmente va tutto bene. Sono strenuo difensore, oltre che della giustizia, della libertà e della democrazia. Sul superomismo sono state scritte tante cose imprecise. Io non ho nulla a che fare con Friederich Nietzsche, per intenderci. Semmai mi rivedo nell’esaltazione dell’etica ad uso comune fatta da Ralph Waldo Emerson. Mi raccomando scriva bene. Domani non mi vorrei leggere assimilato all’ex calciatore della Juve o al tastierista o peggio ancora all’ex automobilista di Formula Uno.”
Incredibile, Superman fa dello spirito!
“Mi spiace deluderla ma non sto facendo umorismo. Temo qualora nella sua corrispondenza escano dei riferimenti erronei. Sarebbe spiacevole trasmettere una rettifica.”
Il giornalista Clark Kent non fa mai errori?
“Clark Kent è il modo con cui io cerco di somigliare a voi umani. Quindi inevitabilmente appaio goffo ai vostri occhi. È come se lei imitasse una persona che conosce bene, per quanto bravo non riuscirà mai ad essere quella persona e chi la conosce la persona imitata troverà la sua versione inevitabilmente buffa. E, guardi bene, non è un mio modo per rappresentare come io vedo voi uomini, come è stato detto. È che non so fare di meglio. D’altra parte vorrei, nei panni di Clark Kent, riuscire ad essere più spigliato, più sicuro, più disinvolto, in una parola più felice.”
Superman è una persona felice?
“La felicità non esiste su questo pianeta. Ne esiste l’idea, è citata nella costituzione degli Stati Uniti, per questo in molti si ostinano ad inseguirla.”
E a Krypton?
“Quanto fui spedito qui ero ancora in fasce ma dalle percezioni avute negli anni a seguire di mio padre e mia madre ebbi la chiara sensazione che loro in vita seppero cos’è la felicità.”
Cos’ha Krypton che la Terra non ha?
“La capacità di delimitare gli ambiti. La comprensibile ambizione lì non si trasformava in merito se non produceva un passaggio evolutivo concreto. Qui sulla Terra è decisivo seguire la moda, anche nella ricerca. 
Gli studiosi più apprezzati sono quelli vicini a chi ha facoltà di sovvenzionarli.”
E i sentimenti? Come vive i suoi sentimenti qui sulla Terra?
“Lei stesso poco fa mi riportava alla goffaggine di Clark Kent. L’incapacità di corteggiare una collega credo sia per voi il primo parametro di misurazione di inadeguatezza. In effetti nel mio codice genetico per attrazione verso una donna ci sono i comandi decisivi, presenti anche in voi, ma voi terrestri amate sofisticarli con una miriade di convenzioni inutili. A che servono? Qui parliamo della manifestazione più naturale e diretta di un essere verso un altro essere dell’altro sesso. Non capisco perché complicarsi la vita come fate voi.”
Ho sempre ritenuto invece che nelle difficoltà di Clark Kent ci fosse un messaggio da parte sua, quello di sforzarsi di cercare negli altri qualità che non arrivano in prima evidenza…
“Troppo raffinato. Non è nel mio stile. Comunque se vuole, l’autorizzo a pensarlo.”
È stato anche detto che lei a differenza degli altri super eroi ha come vera identità quella di Superman. Quando veste panni da alias diventa Clark Kent. È anche questa la sua diversità?
“Io credo che la vita di Peter Parker sarebbe decisamente poco interessante se non ci fosse in lui l’Uomo Ragno, così come quella dell’avvocato cieco Matt Murdock se non fosse Devil. Voglio dire che se la differenza tra me e gli altri supereroi consiste solo in questo la differenza non c’è.”
Quindi non c’è differenza?
“Non scherziamo, non mi paragoni a quei ragazzini dilettanti. Lei l’ha mai visto l’Uomo Ragno o i Fantastici Quattro tutti insieme tirare su un transatlantico per evitare che affondi, oppure fare vorticosamente il giro della terra superando la velocità della luce tanto da andare indietro nel tempo? Non intendo minimamente vantarmi, ma tra me e loro ci differenzia qualche anno luce.”
Però, non si offenda…
“Non mi offendo mai.”
Il successo ha visto apparire più i supereroi Marvel…
“Apparire. Ha detto bene. Io non ho mai avuto disegnatori eccezionali come Jack Kirby. Non ho avuto neanche dei soggetti e storie come le figure che lei mi ha citato e questo perché ero un personaggio troppo perfetto. Un nemico come Galactus io lo avrei mandato a casa sua in cinque minuti mentre con i Fantastici Quattro e con Thor le storie andavano avanti tanto tempo, da occupare tre numeri. Fu chiaro a tutti, quindi, che ad inizio anni Settanta Superman non aveva più grande mercato.”
A costo di essere scortese, Superman non incontra i favori di un tempo. Perché?
“Voi terrestri vi siete fatti soggiogare dalle apparenze, dalle simulazioni, dal relativismo che sarebbero anche cose divertenti se fossero un gioco per la mente. In effetti si traducono come espedienti per non decidere mai nella vostra inutile vita. Inutile perché una vita dove non si decide è come non vissuta. Io invece sono uno, anche nei miei diversi panni tanto che non mi fingo. Non appaio più basso, più magro, col volto trasformato. Siete voi terrestri che in diversi contesti, avendo io diverso abbigliamento, mi connotate in modo completamente diverso. Ma io sono sempre io. 
E io so quali sono le cose giuste e quali quelle sbagliate. 
Pensare questo oggi non è più di moda.”
E allora? Costretto a un anticipato pensionamento?
“Mica sta scritto da qualche parte che io debba fare il risolutore dei problemi del mondo! Mi prendo un po’ di riposto perché sono convinto che tra poco ci sarà molto bisogno di me.”

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