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30 novembre '14 - comportamenti-simboli
Marino, mani giunte
Prega per noi o esorta noi a pregare per lui?


Fossi un giornalista vero, di quelli che commentano sulle prime pagine proponendo spunti di riflessione, mi concentrerei sulle mani giunte e lo sguardo assorto del sindaco Ignazio Marino. Qualcuno dovrebbe dirgli che un atto del genere implica una "presa in carico". Nel senso che il comportamento puro e semplice può essere adottato da chiunque, ma il suo significato - col simbolico che ne caratterizza la sostanza - deve costituirne il movente. Altrimenti il comportamento puro e semplice finirebbe per stratificare ogni asse valoriale, piallando secoli di Storia, appartenenze, scelte etiche. Lo stesso sarebbe se chiunque indossasse lo stetoscopio e andasse in giro per un reparto ospedaliero con un camice bianco. Non sarebbe sufficiente la risposta per cui quella persona indossa quella divisa che non gli appartiene per gioco e non opera come un medico. Sicuramente sarebbe la classe dei medici a insorgere per salvaguardia della loro immagine. E altrettanto probabilmente i pazienti che potrebbero avvicinarsi a uno vestito da medico pensando sia un medico e non un bontempone. Lo stesso avviene per un sindaco che vuole istituzionalizzare le coppie gay e poi con le mani giunte in posizione di preghiera sotto un crocefisso emula un comportamento di preghiera. Nessuno chiede a Marino di pregare effettivamente. Nessuno vuole che la persona Ignazio Marino sia un credente. Si chiede semplicemente coerenza ideologica all'uomo che non può permettersi atteggiamenti politici bipolari. Non se lo può permettere perché è un personaggio pubblico. Come tale deve dire chi è, dove sta, quali sono gli assi valoriali di appartenenza, quindi garantire, anche coloro che non condividono gli stessi assi valoriali perché eletto in contesto democratico e liberale. Marino fa la sua scelta. La sua scelta, condivisibile o no, è con un mondo che non entra nella cristianità valorizzando la propria eccezione espressa in chiave sessuale. Nella cristianità non c'è cittadinanza per scelte sessuali eterodosse - giusto o sbagliato che sia. Marino ha scelto una linea di accoglienza e solidarietà - non ha mai fatto coming out per esprimere appartenenza, quindi questo è il suo piano ufficiale. Quindi ha fatto la sua scelta. Nella stessa laica determinazione non sussiste il comportamento assorto in preghiera sotto la croce. Decida da che parte stare. Decida per lui e per quel che vuole rappresentare. In politica non esistono uomini per tutte le stagioni - e questa è una legge non scritta. Altra legge non scritta è - che in politica non esiste l'appartenenza a due campi avversi. (Foto Ansa).