Ogni anno si risparmiano 2 mila litri di petrolio e si possono riscaldare, senza costi per propellenti chimici, 33 appartamenti. Il bilancio è risicato ma si tratta di prove per un nuovo modello energetico basato sulle biomasse che nel ridurre i rifiuti abbattono dipendenza dal petrolio. Un campo applicativo è stato sperimentato il 6 novembre a Colle Ferro dove è entrata in fuzione limpianto a microturbina. Alimentarlo non è uno scherzo. Ogni anno cè bisogno di 1.050 tonnellate di biomassa ma la tecnologia è nostrana, il nuovo impianto è stato realizzato con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell'Università di Tor Vergata. Gli specialisti del settore danno come prova di garanzia il fatto di avvalersi della microturbina Turbec e della caldaia Metalfer. permetterà di risparmiare annualmente circa 2 mila barili di petrolio. I rifiuti organici provenienti dall'agricoltura come da attività biologica di animali e dell'uomo si convertono in elettricità e riscaldamento grazie a un processo di riduzione dellanidride carbonica arrivando alla potenza di 100 kilowatt. Il nuovo impianto di Colle Ferro realizzato dalla Regione Lazio è stato inserito nellincubatore. Una struttura di 3 mila metri quadri. Gli scarti della filiera agroalimentare si trasformano in energia. Con lincentivazione della filiera del biogas si vuole favorire lapproviggionamento virtuoso di energia e dare un segnale alle aziende che sceglieranno l'incubatore come base della loro crescita. Ma i risultati fin qui prodotti dallo sforzo impiantistico della Regione Lazio sono ancora troppo modesti per poter intraprendere un ragionamento in termini di alternativa alle solite forme di formazione di energia.