01 maggio '19 -
MatematicaIstatLa popolazione diminuirà di un milione seicentomila persone entro il 2045.I
dati da tenere sotto controllo sono due: emigrazioni e minori nascite. Negli
ultimi quattro anni sono partiti dall’Italia quattrocentomila residenti.(Minore
popolazione significa meno consumo, minore forza produttiva). Non solo. Dai
primi anni Novanta i morti superano i nati. Oggi ci sono settecentomila persone
con più di novanta anni. Si prevede che tra quaranta anni ce ne saranno due
milioni e mezzo.
Si
prevedono trecentomila immigrati l’anno nei prossimi cinquanta anni. Eppure la
popolazione tende a diminuire. Ma ci sono anche gli italiani che espatriano.
Sono centotrentamila quelli che emigrano.
IL
ruolo dell’immigrazione rispetto al calo demografico ha avuto un ruolo fondamentale:
ha compensato il saldo naturale negativo, l’eccesso dei morti sui nati.
Ma
l’immigrazione classica, quella determinata da lavoro, si è molto attenuata
perché dopo la crisi del 2011 l’Italia ha perso l’attrattiva di un tempo in
termini occupazionali. IL settore che più ha sofferto è stato quello delle
costruzioni che aveva molta offerta di manodopera straniera.
IL panorama
offerto dall’Istat offre un quadro ancor più preoccupante per l’andamento
occupazionale: nell’ultimo anno si registrano trentacinquemila occupati in
meno, aumenta il debito pubblico, la spesa pubblica cresce, la pressione
fiscale sale.
La crescita
nel primo trimestre dello 0,2%, divulgata in questi giorni,è la metà rispetto
la media dell’Eurozona.
Fonte Ansa