Risolto un problema dibattuto da anni. Secondo la posizione finora più accreditata, le temperature globali dell'aria potrebbero aumentare per la presenza di CO2 dovuta ai combustibili fossili che intrappola il calore. Nuovi dati indicano che questo valore è stato sovrastimato.
È simile in ogni luogo della sfera terrestre il modo in cui la temperatura dell'aria influenza la re-immissione di CO2 nell'atmosfera da parte della Terra. Il risultato - pari a 1,4 - è un valore praticamente immutabile e indipendente sia dalla temperatura locale media, sia dalle particolari condizioni dell'ecosistema.
Ad attestarlo lo studio specifico di una grande ricerca sull'assorbimento di anidride carbonica da parte delle piante. La parte specifica della ricerca nella quale si attesta un unico valore per temperatura e CO2 è stato condotto dall'istituto di biogeochimica Max Planck e coordinato da Miguel Mahecha.
L'insieme della ricerca invece vuole dimostrare il grande livello di assorbimento di anidride carbonica (123 tonnellate) che le piante svolgono ogni anno. Ma la scoperta più importante resta quella per cui la sensibilità dell'ecosistema globale alla temperatura (indicata come Q10) è praticamente immutabile e ovunque sulla Terra è uguale a 1,4: per la prima volta il respiro della Terra è stato misurato su scala globale. Le prime misure mai raccolte della fotosintesi e del ciclo del carbonio sono state presentate a Torino il 6 luglio, nell'Euro Science Open Forum (Esof).
Fonte The Science
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Fonte ANSA