MITICO. LEGGENDARIO. Più di George Best, secondo me.
Rappresentava un mito raro del genio e della regolatezza. Quello che la gente
ama di meno. Si preferisce invece scovare autentica follia nella
genialità, quasi a giustificarsi di non
averne. E così nell'immaginario proliferano i George Best. Ma il best era lui.
Ricordo poco perché in quegli anni le immagini televisive
dall'estero erano scarse. Però ho ancora in mente una scena dove lui (bianco e
nero d'obbligo) dribblava gli avversari senza mai guardare palla e nel
frattempo invitava i suoi a smarcarsi. Capii che il calcio come la vita è la
Storia è fatta dai Bobby Chaltron che non hanno la ribalta, non conoscono la
luce dei riflettori, non hanno molti fans, ma sono loro che determinano
l'andamento del gioco.
Bobby Chaltron fu determinante per quel mondiale, pur
contestatissimo all'Inghilterra. Ma a ben guardare oggi forse quella palla era
effettivamente entrata dopo la traversa e Chaltron coi suoi compagni se lo
meritavano tutto il mondiale.
Gli appassionati pallonari come noi, piuchessessantenni, lo
ricorderanno come in esempio buono da guardare come i ricordi cari,ma che
raramente esce fuori nelle discussioni sui grandi.
È perché Bobby Chaltron fa parte di una categoria ancora
superiore. Quella dei veri.
Gli sia lieve la terra.