ilnardi.it
13 agosto '24 - simboli
Claudia Mancinelli, donna dell’anno
Motivatrice, lottatrice, rappresentante vincente contro gli abusi decisionali di giudici iniqui


La sua forza d’animo e la capacità di infondere forza alla ragazza che ha allenato non si è fermata alla palestra o alla parola giusta nel momento della gara. La sua difesa presso il solito giudizio negativo dei giudici delle Olimpiadi di Parigi ha portato al bronzo l’atleta da lei allenata, Sofia Raffaeli.

E per una volta almeno il nostro paese ce l’ha fatta. Altre proteste c’erano state, come nella pallanuoto, giuste ma altrettanto inascoltate. Ora la determinazione e la fermezza nel rappresentare le proprie ragioni ha sfondato. La sua difesa sarà ricordata nell’antologia dei momenti migliori di questa Olimpiade.

È stata netta, determinata, perentoria, con gesti attoriali in cui ha sicuramente ripreso metodiche acquisite nella sua precedente professione. Pare che abbia messo in campo grandi dote da attrice brava a saper dare tratti di tragicità al momento decisionale. Ha precedentemente lavorato anche come attrice in lungometraggi come Cenere, Fratelli Unici o Emmanuel dove è la protagonista.

Si è vista nella pubblicità della Campari, di Infostrada e di Monte dei Paschi di Siena. Altre fiction come Che Dio c’aiuti, Non smettere di sognare e Un posto al sole. In sostanza, un’attrice completa. Un mestiere che è stato utile al momento giusto.

Ed è con la sua pervasività espressiva che è riuscita ad ottenere un punteggio maggiormente rispettoso della pulizia tecnica con la quale la sua atleta aveva concluso il suo esercizio. Sono stati sufficienti, in definitiva, pochi decimali per arrivare ai fatidici 136mila trecento punti. Sono utili per fare la differenza con la rivale. Ottiene così il terzo posto portando Sofia Raffaelli al bronzo.